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Parco giochi a Bollate (MI)

Sabato 29 Aprile 2017, nella Chiesa San Giuseppe di Bollate affidata ai nostri fratelli Eugenio ed Elisabetta, la S. Messa delle ore 17.00 celebrata da don Maurizio Pessina è stata seguita dall'Inaugurazione del  parco giochi per bambini realizzato anche grazie all'OFS di Lombardia. 

Grande è stata la festa nel vedere il bellissimo parco giochi realizzato con l'aiuto dei parrocchiani volontari e nello scoprire quanto importante sia qui la presenza della famiglia di Elisabetta ed Eugenio. Presenti alla celebrazione anche Gianni Mauri e Lorenzo Verri, l'attuale e il precedente ministro regionale a significare la continuità del lavoro svolto dal Consiglio, Attilio Galimberti del Consiglio Internazionale OFS (CIOFS), il viceministro ed alcuni consiglieri regionali, alcuni fratelli delle fraternità di Milano viale Corsica (a cui appartengono Elisabetta ed Eugenio), di Milano San Francesco (che collabora a gestire il gruppo Araldini che sta nascendo qui a Bollate), e di Garbagnate Milanese (la più vicina geograficamente).  

Riportiamo l'articolo pubblicato su "Insieme" il foglio settimanale della parrocchia del 30 aprile

SAN GIUSEPPE: LA RIPARTENZA HA ORMAI UN PASSO DECISO

Anche quest’anno la comunità parrocchiale si appresta a festeggiare san Giuseppe Artigiano; a lui infatti è dedicata la chiesa sussidiaria dell’omonimo quartiere.
L’occasione è propizia per fare il punto della situazione. In questi mesi abbiamo proposto iniziative dedicate soprattutto ai bambini, agli anziani ed alle famiglie. Ha avuto un ottimo riscontro di partecipazione il percorso per famiglie di approfondimento dell’Amoris Laetitia, così come il percorso degli Araldini (una ripresa dei temi dell’iniziazione cristiana sulla scia dell’esperienza carismatica di Francesco e Chiara d’Assisi) del sabato mattina che ha avuto la presenza costante di almeno 25 bambini ad incontro. Molto alta è stata la partecipazione degli anziani alle iniziative per loro organizza- te, sia di carattere catechetico che di carattere ricreativo (a tal fine giova ricordare che un gruppo di anziani del quartiere è addirittura riuscito a mettersi insieme e presentare un progetto per le loro attività, ottenendo anche un piccolo ma significativo finanziamento). Su questo versante non possiamo non sottolineare l’infaticabile lavoro di don Walter. Ricostruito il tessuto umano della comunità, abbia- mo cominciato a provare a ricostruire anche qual- che “struttura” del centro san Giuseppe. L’opera dei volontari è stata eccezionale nel riaprire lo scorso anno il “pallone” (l’ex bocciodromo), nelle operazioni di pulizia, nella potatura delle siepi, nella messa in sicurezza di alcuni luoghi. Ma per altri tipi di operazioni c’era bisogno di soldi e tutti sappia- mo il periodo complesso che la nostra Parrocchia sta attraversando sul lato finanziario. Scoraggiarci? No! Abbiamo portato avanti i nostri sogni, vedendo quali spese potevano essere evitate attraverso l’opera dei volontari o di alcuni amici e quali spese erano inderogabili, per sapere quanti soldi potessero servire. Ed abbiamo affidato tutto nelle mani di san Giuseppe. I volontari hanno organizzato momenti di aggregazione e messo a disposizione le strutture per feste di classe e compleanni; poi alcune Associazioni, saputo dei progetti, hanno contribuito con dei fondi e alcune famiglie, in occasione dei compleanni dei figli, hanno chiesto agli invitati di non fare regali al festeggiato ma fare delle offerte per il parchetto di san Giuseppe. Tanti piccoli granelli di sabbia che hanno fatto da preludio al contributo di € 15.000,00 dell’Ordine Francescano Secolare di Lombardia. Oggi finalmente gli spazi del centro San Giuseppe sono stati restituiti al quartiere e alla comunità parrocchiale: è stato realizzato un parco giochi con materiali resistenti e rispettosi dell’ambiente cui è stato affiancato un maxi gazebo, sono state sostituite tutte le reti perimetrali che erano completamente stracciate, rifatto il campo da basket (con nuovi canestri a norma), tracciato un nuovo campo da calcetto e creato un campo da pallavolo su erba (per partite 4 vs 4) così da incentivare anche la presenza delle ragazze. Un luogo quindi inclusivo, capace di accogliere bambini, giovani, famiglie ed anziani. Utilizzando una metafora cara a papa Francesco, possiamo dire che abbiamo cercato, nel coinvolgere tutta la comunità nell’azione di rilancio pastorale, di perseguire il modello del “poliedro”, che “riflette la confluenza di tutte le parzialità che in esso man- tengono la loro originalità. L’azione pastorale cerca di raccogliere in tale poliedro il meglio di ciascuno”. Un grazie a tutti gli uomini e le donne che hanno dato ciò che hanno potuto, nella consapevolezza che ognuno è stato utile alla causa. Dulcis in fundo, dopo 12 anni è stata riaccesa la grande croce all’esterno della chiesa. Il colore blu, profondo, che ricorda il passato di questa croce e che simboleggia quel clima di fraternità e famigliarità che vorremmo continuasse a caratterizzare questa esperienza; una tecnologia a led (per non sprecare energia) ed il desiderio che quella croce, anche quando è sera e la chiesa ha le porte chiuse, sappia indicare l’unico motivo di tutto questo operare. Vi aspettiamo!

Eugenio ed Elisabetta con don Walter

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